Nell’emozionante World Triathlon Cup di Valencia Gianluca Pozzatti chiude un’ottima gara in settima posizione confermandosi così dopo il settimo posto di Bergen. Nicola Azzano dopo un nuoto tra i protagonisti, tra i primi a cambiare in T2 perde terreno nei 5 km di corsa finali e chiude in ventottesima posizione. Delian Stateff sfortunato è costretto al ritiro coinvolto in una caduta durante la frazione di ciclismo.
La gara è stata emozionante ed ha premiato il coraggio del brasiliano Manoel Messias che con un’azione in contropiede negli ultimi chilometri di ciclismo ha guadagnato quei secondi di vantaggio che sono stati decisivi per la vittoria finale e gli hanno permesso di resistere al rientro da dietro di una delle leggende del triathlon mondiale lo spagnolo Mario Mola secondo e dell’americano McElroy terzo al traguardo.
Nella World Triathlon Cup di Valencia, la migliore delle azzurre è Costanza Arpinelli che ha tagliato il traguardo in 15^ posizione, subito alle sue spalle l’azzurra Angelica Prestia, tra le più giovani in start list ed alla sua prima World Cup, conquista un buon 16° posto. L’altra azzurra in gara Ilaria Zane è arrivata al traguardo in 33^ posizione.
La tedesca Lisa Tertsch dopo il terzo posto nella World Triathlon Championship Series di Amburgo e il secondo in World Cup a Pontevedra conquista il gradino più alto del podio davanti alla messicana Anahi Alvarez Corral e alla francese Leonie Periault.
CRONACA
Gara molto combattuta quella femminile. Gautier (Fra), Rappaport (USA) e Santamaria (ESP) escono dal nuoto in testa con circa 7’’ di vantaggio e provano subito la fuga dopo una rapida T1. Le azzurre sono nella pancia del gruppo che durante il primo giro di ciclismo ricuce il breve distacco dalle prime. Nei 4 giri della seconda frazione si forma un gruppo molto folto con circa cinquanta atlete tra cui tutte le nostre azzurre, tra le quali la più attiva è Ilaria Zane. In T2 sono la tedesca Tertsch, la francese Periault e la messicana Alvarez a rompere gli indugi e a prendere subito un buon vantaggio. Cercano di rientrare la Rappaport, la Hauser la Gautier e la Barthelemy senza successo. Le azzurre cambiano in 11° posizione Arpinelli, in 12^ Zane e in 21^ Prestia. La gara si gioca tutta nell’ultimo giro di corsa, la tedesca prende, a pochi metri dall’arrivo, il margine decisivo e vince davanti alla messicana e alla francese. Per le azzurre buona corsa dell’Arpinelli che chiude 15^, ottimo recupero della Prestia che chiude in 16^ piazza, paga la stanchezza la Zane che arriva in 33^ posizione.
Nella gara uomini azzurri subito protagonisti con Azzano e Pozzatti nelle prime posizioni nei 750 m di nuoto. Il primo ad uscire dall’acqua è Castro, subito dietro Azzano. Pozzatti entra in T1 nel primo gruppo, più attardato Stateff. Non si crea lo strappo e il gruppo compatto affronta i 20 km di ciclismo. Sfortunato Stateff che resta coinvolto in una caduta ed è costretto al ritiro. Ultimi chilometri di ciclismo decisivi, strappo di Manoel Messias con la collaborazione dell’austriaco Tjebbe Kaindl (con gesto di ringraziamento tra i due a pochi metri dalla dismount) che arrivano in T2 con oltre 10 secondi di vantaggio dal gruppo. Messias parte molto forte e guadagna terreno. Il gruppo degli inseguitori è guidato da un terzetto spagnolo (Serrat Seoane, Mola e Castro Fajardo), dall’azzurro Pozzatti e dall’americano McElroy. I ritmi si alzano, è una lunga rincorsa, Serrat Soane sembra riprendere il brasiliano che riparte e riguadagna metri. Nell’ultimo giro parte Mario Mola ma Messias resiste e vince con pochi metri di vantaggio sullo spagnolo e su McElroy terzo. Ottimo Pozzatti che chiude in settima posizione.
- seguono aggiornamenti -
